CELLULARE A SCUOLA? IL NOSTRO REGOLAMENTO
IL NOSTRO REGOLAMENTO SULLA QUESTIONE DEI CELLULARI A SCUOLA
Nella seduta del 13 gennaio 2016, il Consiglio d’Istituto ha modificato il regolamento alunni per quanto riguarda la questione dei cellulari a scuola. All’art. 8 il regolamento stabilisce ora quanto segue:
" In base all’articolo 3 del D.P.R. n. 249/1998 gli studenti non possono utilizzare il telefono cellulare o altri dispositivi elettronici durante il tempo di permanenza a scuola. La violazione comporta il ritiro del dispositivo, che viene trattenuto nella segreteria della scuola e può essere restituito, due giorni lavorativi dopo il ritiro, solo alla famiglia, che viene tempestivamente avvisata del provvedimento. "
Il Consiglio d’Istituto, introducendo su proposta dei genitori il ritiro per due giorni lavorativi del telefono (prima il regolamento affermava genericamente che sarebbe stato riconsegnato alla famiglia), ha inteso così disincentivare fortemente la presenza dei cellulari a scuola, applicando rigorosamente la Direttiva Ministeriale del 15 marzo 2007.
Ci preme infatti ricordare a studenti e famiglie che, in linea di principio, portare il cellulare a scuola è da evitarsi. Si sfugge così al pericolo di spiacevoli situazioni: furti, sottrazioni o reati in conseguenza dell’uso indebito dello strumento, ad esempio nel caso della violazione della privacy. Ciò tutela in primo luogo il minore e la sua famiglia, considerato che i genitori rispondono penalmente dei reati compiuti da figli minorenni. Va ricordato infine che la scuola garantisce pienamente la comunicazione tra studente e famiglia, qualora questa si renda necessaria.
In ogni caso è rigorosamente vietato usare o anche solo tenere il cellulare acceso durante le lezioni: se ciò accade il docente può e deve legittimamente procedere al suo ritiro. Il provvedimento si configura come un ritiro temporaneo e non come un sequestro; la scuola garantisce nei due giorni previsti la custodia del bene, che viene ritirato in cassaforte, e avvisa tempestivamente la famiglia. Gli esponenti locali e di zona delle forze dell’ordine (Polizia di Stato; Carabinieri; Polizia Locale) sono, in seguito a una nostra campagna di sensibilizzazione, ampiamente informati di questo regolamento e ne condividono gli intenti.
Certi di poter contare sulla collaborazione delle famiglie in questo impegno per la legalità, ringraziamo per l’attenzione.
